Patologie oculari del fondo oculare

Il fondo oculare è quella parte dell'occhio che si riesce a valutare solamente tramite l'utilizzo di un oftalmoscopio. Consiste nella retina, coroide ed il disco ottico. Durante la visita e la successiva discussione si dividerà il fondo in tappeto, disco ottico, vasi sanguigni e area non tappetale.

La retina è una struttura anatomica composta da dieci strati ed è proprio nella retina che sono presenti i famosi fotorecettori, coni e bastoncelli. I primi sono utili in condizioni di molta luce e per discriminare meglio gli oggetti, mentre i secondi si attivano di più in condizioni di scarsa intensità luminosa.

Nei cani adulti l’area tappetale ha una forma vagamente triangolare e di colore brillante. Il tappeto appartiene alla coroide e il suo compito è di accumulare la luce in condizioni di scarsità e rimandarla verso la retina. La struttura tappetale si sviluppa dopo la nascita e nei cuccioli di 4-5 settimane, ha una colorazione marrone-grigiastra e virerà verso le tonalità definitive verso i 3-4 mesi. Le colorazioni normalmente più diffuse sono: azzurro, verde, giallo o arancione. In molti soggetti con iridi blu o albini si nota una assenza di tappeto visibile e di pigmento, portando ad osservare direttamente i vasi della coroide

Il disco ottico o papilla nel cane ha una grande variazione di dimensioni, di forma (vagamente triangolare soprattutto nelle razze più grandi) e di colore (dipende dalla quantità di mielina). Nel gatto ha una forma più tonda e standardizzata tra le diverse razze. Il cavallo presenta una papilla non mielinizzata e di forma leggermente ellissoidale.

Ci sono quattro tipi di vascolarizzazione retinica, tendenzialmente le specie non appartenenti ai mammiferi hanno un quadro di tipo anangiotico (cioè privo di vasi retinici). Nei cavalli e nelle cavie è presente una vascolarizzazione di tipo paurangiotico (i vasi si diramano dal disco ottico per 1-2 mm e poi scompaiono). I lagomorfi (conigli, lepre) hanno un quadro merangiotico (2 vasi retinici che si estendono uno medialmente e l’altro lateralmente). Il resto degli animali domestici come cane, gatto, bovino, ovino e caprino hanno un pattern olangiotico (i vasi si distribuiscono su tutta la superficie retinica).

In corrispondenza della regione ventrale del fondo troviamo un’area detta non tappetale, caratterizzata in molti casi dalla presenza dell’epitelio pigmentato che impedisce di vedere le sottostanti coroide e sclera. L'epitelio pigmentoso è importante per lo stoccaggio della Vitamina A per poi destinarla ai fotorecettori e soprattutto è fondamentale per l'eliminazione delle vecchie porzioni di fotorecettori che verranno sostituite da dalle nuove.

Patologie congenite del fondo oculare

Anomalia dell’occhio del collie (CEA, collie eye anomaly)

consiste in una patologia congenita con andamento non progressivo, che ha diversi gradi di manifestazione. Oltre al Collie può colpire altre razze come il Pastore delle Shetland, Border Collie e l’Australian Shepherd Dog. Le manifestazioni cliniche, dalla meno grave alla più importante, sono: ipoplasia della coroide (assottigliamento della coroide, solitamente non ci sono problemi visivi); coloboma (incompleta formazione e relativo affossamento) parziale/ totale del disco ottico o della zona peripapillare; distacco retinico (solamente nel 4-5 % dei casi); distacco retinico con associata emorragia vitreale o in camera anteriore;

Displasia retinica

è definita solitamente come una anomalia nella fase di differenziazione della retina. Istopatologicamente la si identifica con delle pieghe lineari della retina e con esse la formazione di rosette. Tale patologia può essere associata ad anomalie sistemiche oppure identificarsi come patologia primaria solitaria o assieme ad altre anomalie oculari. Le lesioni possono essere focali o multifocali; geografiche o a forma di ferro di cavallo; oppure presentarsi come distacco retinico;

Ipoplasia del nervo ottico

consiste nella presenza di un numero ridotto di assoni che vanno a comporre il nervo e quindi una diminuzione del calibro dello stesso. Tale patologia viene anche definita Ipoplasia del Nervo Ottico. Una delle razze più colpite è il Barbone Nano.

Patologie ereditarie del fondo oculare

Pra (atrofia progressiva della retina)

sotto il nome di PRA si raccolgono diverse patologie a carattere ereditario che hanno magari gli stessi sintomi clinici, ma una diversa origine. Solitamente la PRA è una malattia ereditaria, bilaterale, progressiva che porta a cecità. Solitamente colpisce prima i fotorecettori e successivamente altri strati della retina. La sintomatologia che si nota è cecità notturna che può progredire fino a cecità diurna; pupille dilatate e, nelle fasi più avanzate, comparsa di cataratta corticale. L'età di insorgenza va dai 6 mesi ad oltre 10 anni di età. Una diagnosi si effettua tramite oftalmoscopia indiretta ed elettroretinografia;

Retinopatia multifocale

Caratterizzata da distacchi retinici focali diffusi soprattutto a carico dell'area tappetale;

Distrofia dell'epitelio pigmentoso (RPED)

sembra sia legato ad una carenza di Vitamina E che causa una migrazione di pigmento nella neuroretina e colpisce l'epitelio pigmentoso. In particolare ne risente la capacità visiva centrale, che viene persa in modo progressivo e molto lentamente. Le razze maggiormente colpite sono English Cocker Spaniel, Labrador Retriever, Border Collie e Collie.

Degenerazioni retiniche di origine non conosciuta

SARD (sudden acquired retinal degeneration)

sindrome caratterizzata dall'insorgenza di una cecità improvvisa bilaterale associata in fase acuta da assenza di lesioni oculari. Solitamente i soggetti colpiti sono di media età e senza particolari predisposizioni di sesso. Nel 50% dei casi sembra vi siano associati polifagia, aumento di peso, poliuria e polidipsia. La diagnosi definitiva viene fatta tramite elettroretinografia.

Infiammazioni della retina e della coroide

I processi infiammatori del fondo oculare spesso sono riferite come corioretiniti, cioè flogosi della coroide e della retina. Osservando attentamente il fondo si possono distinguere in corioretiniti attive o inattive.
distacco retinico in un cane

Nel cane

Cimurro, Parvovirosi, Herepesvirus (nei neonati), Ehrlichiosi, Rickettsiosi, Toxoplasmosi Aspergillosi, emboli settici da focolai settici e micosi sistemiche, patologie immunomediate come la sindrome VKH, traumi compressivi o perforanti, neoplasie;

Corioretinite da toxoplasmosi in un gatto

Nel Gatto

Peritonite infettiva, Fiv, Felv, toxoplasmosi, micosi sistemiche, emboli settici, patologie immunomediate, traumi perforanti o compressivi, neoplasie.

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